A Milano, dove la richiesta di collaboratrici domestiche è elevata, la posizione di tata è diventata un'opportunità ambita.
Ma in alcuni casi, parlare fluentemente inglese, praticare sport e persino indossare un'uniforme sono requisiti obbligatori, soprattutto per le famiglie benestanti della capitale economica italiana.
Con stipendi che possono raggiungere i 5 euro al mese (circa 31 R$), i cosiddetti bambinaia I super-ricchi affrontano un rigoroso processo di selezione, con richieste che vanno oltre l'assistenza all'infanzia.
Le famiglie richiedono, ad esempio, la padronanza di lingue come l'inglese e, in alcuni casi, di una terza lingua. Anche le abilità sportive come il nuoto e lo sci sono molto apprezzate, poiché le tate spesso accompagnano le famiglie in viaggio.

Selezione rigorosa e accordo di riservatezza
La routine di chi si prende cura dei figli dell'élite milanese prevede una varietà di compiti, dalla preparazione di pasti sani al controllo del tempo trascorso davanti agli schermi. Alcune famiglie chiedono persino che chi si prende cura dei figli eviti profumi o marchi visibili sui vestiti.
In alcuni casi, è necessario firmare accordi di riservatezza, anche durante il periodo di prova. La fiducia è un fattore decisivo per l'assunzione.
In questo mercato di fascia alta operano agenzie specializzate. Tata e maggiordomo, ad esempio, ha sede a Milano e in altre città come Londra e Dubai. Secondo la consulente Giulia Garroni Parisi, in un'intervista a Corriere della Sera, “le famiglie pagano per la qualità” e considerano il servizio una parte essenziale dell’istruzione dei propri figli.











































