La Corte Costituzionale italiana ha fissato un'udienza pubblica per l'11 marzo 2026, alle ore 9:30, per giudicare la validità del cosiddetto Decreto Tajani. Il processo, previsto per 100 giorni da adesso, incontra il rinvio effettuato dal Tribunale di Torino in una decisione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 17 settembre.
Il regolamento, entrato in vigore nel maggio 2025, ha modificato in modo significativo le regole per il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza (jure sanguinis), suscitando forti reazioni da parte di associazioni ed esperti del settore. Il processo costituzionale potrebbe avere un impatto diretto su tutte le domande presentate dopo l'entrata in vigore della normativa, il 28 marzo 2025.
La causa è stata presentata da un gruppo di otto ricorrenti venezuelani di origine italiana e ha ricevuto il supporto legale di diverse organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti della diaspora. Tra i professionisti abilitati a partecipare alla sessione figurano gli avvocati Benedetta Ballatore, Giovanni Bonato, Giovanni Caridi, Alfonso Celotto, Diego Corapi, Riccardo De Simone e Monica Lis Restanio.
Il processo in Tribunale sarà presieduto da uno dei magistrati costituzionali, il cui ruolo di relatore non è ancora stato designato. La difesa dello Stato sarà curata dall'Avvocatura dello Stato. Sono qualificati come terzi intervenienti anche nomi come Leonardo Pablo Crossa Guzman, Larry Anthony Fichera, Luiz Augusto Tozi, Milton Sperafico, nonché la Confederazione degli Italiani all'Estero, l'Associazione AGIS e l'Associazione Italiana "Sardi Uniti".
Con la fissazione dell'udienza, il processo entra ufficialmente nella sua fase conclusiva. Le parti avranno 20 giorni di tempo, a partire dalla pubblicazione dell'avviso, per presentare le proprie difese scritte. Successivamente, verrà nominato il giudice relatore, che predisporrà la sentenza da presentare all'udienza.
Durante udienza pubblica, Gli avvocati delle parti coinvolte presenteranno oralmente le loro argomentazioni e potranno essere interrogati dai giudici. Successivamente, la Corte si riunirà per deliberare e successivamente pubblicherà la decisione finale, che avrà validità generale.
Si prevede che il verdetto verrà annunciato a metà aprile.




























































POLYANNA SANTANA
1 dicembre 2025 alle 17:22
Ottima notizia! La decisione di portare il Decreto Tajani davanti alla Corte Costituzionale italiana rappresenta una rinnovata speranza per migliaia di discendenti che chiedono il riconoscimento della cittadinanza per sangue. La possibilità di revocare o allentare le attuali restrizioni dimostra come i diritti storici dei discendenti italiani abbiano ancora voce.
Murilo de
1 dicembre 2025 alle 18:22
C'è qualche possibilità di tornare a come erano le cose prima del decreto/legge? Tipo... attraverso canali amministrativi, essendo un pronipote?!
Cassia Favalli
1 dicembre 2025 alle 20:48
Vorrei sapere se esiste la possibilità che ciò possa essere fatto amministrativamente o se il procedimento giudiziario continui per i pronipoti!
Tina Faden
3 dicembre 2025 alle 18:00
Qualcuno può aiutarmi con una domanda che ho? Sarebbe meglio avviare la procedura di cittadinanza prima di conoscere l'esito di questa udienza? Vivo in Europa, mia sorella ha già la cittadinanza e stavo per avviare la procedura quando è uscito il decreto. Ho paura di perdere i soldi se decidessero che il decreto rimarrà in vigore...