Il fronte giallorosso (PD-M5s) ha presentato un testo base che permette ai minori stranieri di diventare cittadini italiani dopo aver completato un ciclo di studi: è questo il testo Ius scholae.
“La sinistra non si arrende e cerca di approvarne una nuova legge sulla cittadinanza italiana fino alla primavera del 2023”, quando verrà fissato il termine naturale della legislatura, scrive Il Giornale.
Si tratta di “una bandiera che potrà essere sventolata durante la prossima campagna elettorale, nel tentativo di raccogliere voti su una questione di identità nazionale. sinistra italiana" completare il giornale.
Il testo unico dell'art riforma di Cittadinanza italiana è stato presentato alla Commissione Affari Costituzionali, che si occupa della cosiddetta Ius scholae, ovvero il diritto dei minori stranieri di diventare cittadini italiani al termine di un ciclo di studi.
La proposta è del deputato del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Bresciano, presidente della commissione e relatore.
Secondo il testo che Italianismo avuto accesso, acquisisce il Cittadinanza italiana il più piccolo straniero nato in Italia, “che ha risieduto legalmente ed ininterrottamente in Italia” o che è entrato sotto i 12 anni.
C’è poi un’altra condizione da soddisfare: devi aver frequentato “regolarmente, sul territorio nazionale, per almeno cinque anni” uno o più cicli scolastici o corsi di istruzione e formazione professionale triennali o quadriennali.
La cittadinanza viene acquisita, previa espressione di apposita dichiarazione di volontà, da parte di entrambi i genitori “regolarmente soggiornanti in Italia” o da chi esercita la responsabilità genitoriale fino al compimento del 18° anno di età.
Secondo il testo del progetto l'interessato, entro due anni dal raggiungimento della maggiore età, può decidere rinunciare Cittadinanza italiana se hai un'altra cittadinanza.
Progetti in Parlamento
Finora sono stati presentati alla Commissione Affari Costituzionali della Camera tre testi sul diritto di richiedere la cittadinanza italiana da cittadini stranieri.
I testi vanno dal riconoscimento di io soli fino al diritto più “moderato”. ius culturae.
La prima proposta è firmata da Laura Boldrini, del Partito Democratico (PD). Un'altra proposta è stata presentata dal deputato Matteo Orfini, del Pd, e l'ultimo testo è stato firmato dalla deputata Renata Polverini, di Forza Italia. I tre sono esponenti di partiti allineati alla sinistra italiana.
Ma le discussioni sull’argomento sono state interrotte più volte, fino a bloccarsi definitivamente a causa della netta opposizione delle forze di centrodestra e delle divergenze che esistono anche all’interno delle forze di centrosinistra.
Ora il testo base di Giuseppe Brescia si concentra esclusivamente su Ius scholae.
La legge di Cittadinanza italiana attualmente in vigore, compiuto 30 anni (5 febbraio 1992, nº 91), prevede la ius sanguinis. Anche l'ordinamento italiano riconosce il criterio alternativo dell'art io soli, sebbene lo renda disponibile solo per casi limitati.
A Cittadinanza italiana Si acquisisce anche attraverso il riconoscimento dell'appartenenza. Particolari disposizioni, infine, sono previste per l'acquisto della cittadinanza da parte di stranieri o apolidi sposati con cittadini italiani.
