L'eredità di Roma L'antichità è presente in tutta Italia, e non si limita all'imponente archeologia. Molti stranieri – e anche italiani – sono sorpresi nello scoprire che alcune ricette dei nostri antenati romani fanno ancora parte della cucina del Paese.
Le origini delle lasagne e della pasta
Un esempio sono le lasagne e la pasta. Originariamente si chiamavano entrambi lagane. “Fonti storiche dicono che si trattasse di una sfoglia piana tagliata a strisce irregolari, cotta per preparare zuppe di porri e ceci, piatto molto diffuso in Roma Vecchio”, spiega Giorgio Franchetti, storico e archeologo specializzato nella gastronomia dell'antica Roma.

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As lagane Sono l'embrione di quelle che poi sarebbero diventate le moderne lasagne, con strati di pasta intervallati da carne e sugo di pomodoro. Le strisce di pasta romane somigliavano alla forma irregolare di uno specifico tipo di pasta ancora servito in Italia noto come maltagliati, che in italiano significa “tagliato male”.
Delizie romane nelle parole degli antichi
“Il poeta Horácio scrive che non vedeva l’ora di tornare a casa e godersi una ciotola di porri, ceci e lagane. Cicerone ne era già così dipendente lagane che mangiavano quantità enormi, al punto da sviluppare problemi intestinali”, riferisce Franchetti.
Colatura di Alici: una salsa dalle radici antiche
Un altro alimento con radici nell'Antica Roma è il famoso Colatura di Alici, una salsa di acciughe salata e dal sapore intenso, piuttosto costosa, acquistata dai turisti in visita alla costiera amalfitana. Il prodotto è una versione moderna di garum, condimento romano a base di pesce fermentato con strati di sale, lasciato maturare sotto il sole cocente.
Garum: la salsa più costosa dell'Antica Roma
"garum fu decantato dal grande buongustaio romano Marco Gavio Apicio e descritto da autori come Plinio, che lo definì 'liquor exquisitus' (liquore prelibato)”, racconta Franchetti. Il commercio di questa salsa era così florido che esistevano punti di distribuzione anche nelle isole più remote dell'impero.
Nell'antica Roma, il garum era il secondo liquido più costoso, dietro solo ai profumi. Pur con il suo odore spesso sgradevole, dovuto alla fermentazione, veniva utilizzato in squisiti banchetti. Inoltre, il frittata di acciughe, comune in Italia, è una delle eredità di garum.

Savillum: la cheesecake dell'Antica Roma
Anche i dolci hanno radici antiche. Da qui provengono tutte le torte di ricotta di pecora o di capra placenta Romana, documentata in antichi libri di cucina. Si trattava di una focaccia di ricotta solidificata con miele, tagliata a fette come quelle che si fanno oggi nelle famiglie italiane. “Un altro esempio è il Savillum, considerato il precursore della cheesecake. La ricetta, risalente al III secolo a.C., fu ideata da Catone il Vecchio, con formaggio fresco di capra, miele e semi di papavero», racconta Franchetti.

Salsicce romane
Tra le salsicce, la luganega, una salsiccia rustica originaria della regione romana della Lucania, e Mortadella bolognese sono discendenti diretti delle prelibatezze dell'Antica Roma. IL mortadella, conosciuto come myrtatum, veniva condito con grani di mirto, al posto del pepe nero, per accentuarne il sapore.
Franchetti conclude dicendo: “Sono molti i cibi che consumiamo ancora che risalgono all'Antica Roma, creati dai nostri antenati, anche se molti italiani non ne sono nemmeno consapevoli. Pensa solo alle lasagne.
