L'olivo, simbolo della Calabria, non smette mai di sorprenderci. Agricoltori italiani scoperti nella regione, precisamente nelle province di Cosenza e Reggio Calabria, una delle specie più rare: la leucocarpa.
Chiamata anche leucolea (che significa “olio bianco”), è una varietà di oliva caratterizzata da piccoli frutti che, durante la maturazione, assumono un colore bianco-avorio.
Alcuni anni fa è stato rinvenuto nei pressi di poderi già appartenuti a monasteri, particolarmente diffusi in Calabria tra il VII e il X secolo.
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I quattro esemplari rinvenuti, grazie ad olivicoltori ed agronomi illuminati, sono stati salvati e riprodotti con nuovi innesti, dando vita a queste bellissime ed antiche specie. La ricerca è ancora in corso, ma in alcuni vivai della regione si trovano piantine di leucolea.

Come riportano le fonti storiche, i monaci si occupavano della piantumazione e probabilmente si prendevano cura di questi ulivi per utilizzarli nelle loro attività.
L’olio di Leukoleia, molto limpido, era chiamato anche “olio crismale” e veniva utilizzato negli atti liturgici per ungere sacerdoti e alte cariche imperiali bizantine, nelle cerimonie di incoronazione di imperatori e, soprattutto, come olio sacro negli atti religiosi, come il battesimo, la cresima e unzione degli infermi.
Inoltre il prezioso olio di leucolea veniva utilizzato anche per alimentare le lampade nei luoghi sacri. Proprio perché produce poco fumo quando brucia.
