L’Italia potrebbe essere la prossima destinazione da offrire visti per nomadi digitali, secondo un primo progetto di nuova legge.
La prospettiva, comprensibilmente, ha suscitato scalpore tra i professionisti che si sono liberati dai lavori d'ufficio durante la pandemia.
Una fattura del Senato italiano sembra voler dare vita a questo sogno.
I nomadi digitali sarebbero tenuti a rispettare tutti gli obblighi fiscali e previdenziali, e ad avere un assicurazione sanitaria che copre tutti i possibili rischi.

Secondo il disegno di legge, il visto verrebbe concesso ai lavoratori che svolgono a distanza professioni altamente qualificate, come programmatori web, specialisti di marketing digitale, scrittori, blogger, traduttori e grafici, per esempio.
Questi lavoratori potrebbero lavorare in Italia per un periodo di un anno, come liberi professionisti o per aziende.
