Un esponente del movimento anti-vaccini del Nord Italia si è convertito alla scienza dopo aver interrotto la terapia semi-intensiva a causa del Covid-19.
Lorenzo Damiano era uno dei leader dei negazionisti a Treviso, provincia del Veneto roccaforte dell'ultradestra italiana, e aveva partecipato a manifestazioni contro i vaccini anti-Covid, finendo però per contrarre la malattia durante un viaggio a Medjugorje, in Bosnia-Erzegovina.
Il virus lo ha costretto a trascorrere una settimana nel reparto di terapia semiintensiva dell'ospedale Vittorio Veneto, cosa che ha finito per cambiare la sua idea sulle vaccinazioni. «Dopo questo periodo ora ho una visione diversa del mondo e mi vaccino» ha detto Damiano ai giornali veneti.
L'ex anti-vax ha 56 anni ed è poi fondatore del movimento “Norimberga 2”, che propone di perseguire i responsabili del “grande piano di un virus creato ad arte” – il nome si riferisce al Tribunale di Norimberga, che processò i nazisti leader dopo la seconda guerra mondiale.
Inoltre ha affermato che “il vaccino non viene da Dio”. “Sarò pronto al più presto, quando Dio vorrà, a far sapere al mondo intero quanto sia importante seguire collettivamente la scienza. A volte bisogna attraversare una porta stretta per capire le cose come stanno. Vaccinati tutti”, ha aggiunto.
Oltre l’84% del pubblico target è già completamente vaccinato in Italia, ma più di 6 milioni di persone non hanno nemmeno assunto la prima dose, il che lascia spazio al coronavirus per continuare a diffondersi.
Il recente aumento dei casi nel Paese ha già portato il governo a istituire un certificato sanitario per l’accesso praticamente a tutte le attività, compresi i luoghi di lavoro, e anticipando la terza dose di vaccini per tutti gli adulti. (ANSA).
