Il giornale Il Giornale, uno dei più influenti in Italia, ha pubblicato il 1° maggio un testo in difesa del diritto alla cittadinanza per i discendenti degli italiani residenti all'estero.
Firmato dal direttore editoriale Vittorio Feltri, il veicolo ha criticato duramente il decreto governativo che intende limitare la trasmissione della cittadinanza, classificando il provvedimento come offensivo e lesivo del legame storico con milioni di famiglie di emigranti.
La manifestazione è stata una risposta all'ex deputato italo-brasiliano Luis Roberto Lorenzato. Si era schierato contro il testo che propone di limitare il riconoscimento della cittadinanza a chi vive fuori dall'Italia. Il decreto considera i discendenti diretti come potenziali minacce alla sicurezza nazionale.
«Etichettarci come 'fattore di rischio' è ingiusto e offensivo», ha scritto Lorenzato, denunciando che il provvedimento rompe i legami storici con le comunità italiane in America Latina, in particolare in Brasile e Argentina.
Nell'articolo Feltri afferma che i discendenti mantengono un legame legittimo con l'Italia e meritano un riconoscimento formale. Ha ricordato l'operato dell'ex ministro Mirko Tremaglia, incaricato di garantire il diritto di voto agli emigranti, e ha criticato l'uso della sicurezza come giustificazione per negare il diritto di cittadinanza. “Che il governo stesso neghi l’italianità di queste persone per ‘ragioni di sicurezza’ è un paradosso odioso”, ha scritto.
Il direttore editoriale ha riconosciuto che si sono verificate frodi nei consolati italiani, ma ha ritenuto che questi casi non giustificassero la penalizzazione delle comunità legittime. Secondo lui, molti discendenti mantengono tradizioni, lingua e identità culturale anche dopo generazioni lontane dall'Italia.
Come esempio ha citato Botuverá, una città di Santa Catarina dove il dialetto “Bergamasco brasiliano” viene ancora pronunciato nelle sedute del consiglio comunale. “Ogni anno si svolge la Festa Bergamasca, dove si celebrano le nostre radici con canti, balli e piatti tipici della cucina alpina”, ha sottolineato.
Feltri si è anche schierato contro la sostituzione della legge sul sangue (ius sanguinis) per diritto di suolo (io soli), un sistema utilizzato dai paesi che concedono la cittadinanza basandosi esclusivamente sul luogo di nascita. Per lui, questa logica cosmopolita ignora la storia e diluisce l'identità nazionale.
"Credono che l'unica patria valida sia il mondo e che la nazione sia un concetto obsoleto", ha scritto il regista, mettendo in guardia dalle proposte che consentirebbero la cittadinanza automatica a chiunque viva da cinque anni in Italia.
Alla fine, classificò i discendenti come “ambasciatori naturali dell'italianità”, e ha affermato che queste comunità sono più efficaci nel diffondere l’ Made in Italy rispetto alle azioni ufficiali in materia di commercio estero.
Il decreto che limita il diritto alla cittadinanza è stato proposto da Antonio Tajani, attuale ministro degli Esteri italiano e presidente di Forza Italia, partito fondato da Silvio Berlusconi.
Vale la pena ricordare che il Il Giornale fa parte della holding della famiglia Berlusconi. Il quotidiano è uno dei più autorevoli in Italia, con una tiratura di 60.554 copie, e il suo portale riceve circa 35 milioni di visitatori mensile.
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