La Camera dei Deputati italiana voterà martedì prossimo, 20 maggio, il disegno di legge che limita il riconoscimento Cittadinanza italiana per discendenza. Il testo, già approvato dal Senato, viene elaborato con urgenza con un voto di fiducia, che impedisce modifiche.
La proposta trasforma il decreto-legge n. 36/2025 nella legge definitiva e impone nuovi requisiti per il riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis, basata sui legami di sangue.
Il governo sostiene che il provvedimento mira a contenere il crescente numero di cittadini privi di legami effettivi con il Paese.
L'elaborazione sarà una formalità
Il progetto arriverà all'Aula lunedì 19, passerà attraverso la Commissione Affari Istituzionali e sarà sottoposto a votazione in Aula martedì pomeriggio. L'analisi sarà meramente formale: con il voto di fiducia, il testo non potrà essere modificato e dovrà essere approvato così come è uscito dal Senato.
Poiché il governo ha la maggioranza alla Camera, l'approvazione dovrebbe avvenire senza difficoltà.
Critica dell'articolo più controverso
L'articolo 3-bis è il punto più criticato. Stabilisce che le persone nate fuori dall'Italia e con un'altra cittadinanza non saranno riconosciute come italiane, salvo alcune eccezioni. Giuristi e senatori dell'opposizione hanno sottolineato una possibile violazione dei diritti acquisiti e del principio di irretroattività delle leggi, che potrebbe dare luogo a ricorsi giurisdizionali, anche presso la Corte Costituzionale.
Durante il voto al Senato, il senatore Roberto Cataldi (Movimento 5 Stelle) ha difeso le comunità italiane all'estero, con particolare attenzione al sud del Brasile. Hanno mantenuto vivi il dialetto e le tradizioni per cinque generazioni. Come puoi dire che non sono italiani? chiese.
Cosa dice il testo approvato: punti chiave e controversie
Il disegno di legge approvato al Senato introduce significative modifiche nel riconoscimento delle Cittadinanza italiana per discendenza. I punti principali sono i seguenti:
1. Restano validi i procedimenti avviati fino al 27/03
Richieste presentate in consolato o nel comune italiano con nomina formale comunicata all'interessato entro le ore 23:59 (ora di Roma) del 27 marzo 2025 saranno accettati, secondo la arte. 3-bis, lettera a-bis.
2. Minorenni nati fino al 27/03/2025
I figli minorenni dei cittadini riconosciuti fino a tale data possono vedersi riconosciuta la cittadinanza fino al 31 maggio 2026, secondo il arte. 4, comma 1-ter della legge 91/1992, con nuova formulazione.
3. Minorenni nati dopo il 28/03/2025
A coloro nati dopo questa data potrà essere riconosciuta la cittadinanza. a condizione che la registrazione avvenga entro un anno dalla nascita o dal riconoscimento della filiazione (anche adottivi). Si richiede inoltre che il minore risiedere legalmente per due anni continuativi in Italia, a meno che non si tratti di un neonato, secondo il nuovo arte. 4, comma 1-bis.
4. Requisito “esclusivamente italiano”
Per il riconoscimento automatico è necessario dimostrare che l' padre o nonno (fino al secondo grado ascendente) posseduto solo il Cittadinanza italiana alla data del decesso o al momento del trasferimento della cittadinanza (arte. 3-bis, lettera c). Questo punto è visto come legalmente fragile e dovrebbe essere messo in discussione in Corte costituzionale, creando esclusioni basate su criteri di nazionalità multipla.
5. Esame di lingua italiana (livello B1)
Non è richiesta alcuna competenza linguistica (livello B1) per nessuno dei casi previsti dal nuovo testo, salvo nei procedimenti di naturalizzazione già disciplinato da altre leggi.
6. Cittadinanza per matrimonio
Non sono cambiate le regole per il riconoscimento della cittadinanza attraverso il matrimonio. Le procedure seguono quelle previste dalla normativa precedente, senza modifiche di scadenze o ulteriori adempimenti.
