Lamorgese intende ritornare allo standard precedente, riducendo il periodo di attesa della pratica a 24 mesi
Contrariamente ai progetti che suggeriscono di limitare i diritti degli italiani all’estero, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha commissionato uno studio per annullare il decreto ideato dal suo predecessore, il leader della Lega, Matteo Salvini.
Istituito all’inizio di dicembre 2019, il “Decreto Salvini” ha aumentato la tariffa per l'assegnazione del Cittadinanza italiana per matrimonio, sia nel Paese stesso che nella rete consolare, e ha aumentato il periodo massimo per il trattamento della richiesta da 24 a 48 mesi (quattro anni).
Esame di lingua italiana
Altra misura imposta dal decreto era il requisito della previa conoscenza della lingua attraverso l'a test di competenza.
Il candidato per naturalizzazione deve raggiungere, come minimo, il livello B1 – che equivale all’intermediario – affinché il processo possa essere completato.
La norma vale sia per chi vive nel Paese europeo, sia per chi ha iniziato la naturalizzazione italiana in Brasile.
Ora, Lamorgese vuole ritornare allo standard precedente e ridurre l'iter burocratico ottenere la cittadinanza da 4 a 2 anni ed elimina la necessità del diploma italiano.
Il testo è pronto per essere inviato al Parlamento, ma la pandemia di Covid-19 ha ritardato la decisione.
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