La pandemia ha fatto salire alle stelle il numero di adozioni di cani e gatti in Italia. È quanto sottolinea lo studio dell'Enpa, l'Ente nazionale protezione animali.
Nel 2020 l’agenzia ha registrato una crescita delle adozioni superiore al 15%, arrivando fino al 40% in alcune città italiane.
Il sentimento per i cani è lo stesso che proviamo per i bambini”, afferma Sigmund Freud. Ora, i numeri lo confermano.
Il Rapporto Assalco Zoomark 2020, dell’Associazione Nazionale Imprese Alimentazione e Cura degli Animali Domestici, stima in 60,2 milioni il numero di animali presenti nelle case italiane. L’Italia ha 60,5 milioni di abitanti.
La proporzione è praticamente un animale domestico per ogni essere umano.
Nel 2019, l’istituto di ricerca italiano Eurispes ha evidenziato che per il 76,8% degli italiani gli animali sono membri della famiglia a tutti gli effetti. L’indagine ha rivelato anche questo gli animali sono i migliori amici di sei connazionali su dieci.
Meno bambini, più animali domestici
Se è vero che la famiglia “si allarga”, dando sempre più spazio a nuovi affetti per gli animali domestici, è anche vero che, al contrario, la natalità continua a diminuire.
Basta guardare i dati dell'Istat, l'istituto ufficiale di ricerca italiano. Nel 2019 in tutto il Paese sono nati 420.084 bambini, una riduzione del 4,5% rispetto al 2018. Un trend che va avanti da anni.
Il numero medio di figli per donna nel Paese era di 1,46 nel 2010. Oggi è di 1,27. Il numero scende a 1,18 per le donne con Cittadinanza italiana, toccando il minimo storico.
E la prospettiva è desolante. Secondo il rapporto del gruppo di esperti “Demografia e Covid-19”, la pandemia avrà un forte impatto negativo sulle nascite, afferma Maria Rita Testa, docente di Demografia all'Università Università Luiss Roma.
“Le ricadute, in questo senso, si sono già registrate nel 2020, ma l’impatto maggiore è previsto per il 2021. L’incertezza economica e l’ansia per il Covid hanno un forte impatto. E questi effetti si vedranno anche nel medio periodo. In questo contesto, non sorprende che le adozioni di cani siano aumentate. È il buon senso che suggerisce una sorta di compensazione emotiva a breve termine”, spiega la docente.
Gli animali svolgono un ruolo terapeutico nella pandemia
Per il sociologo Nuccio Bovalino Guerino, professore all'Università Dante Alighieri di Reggio Calabria, l'aumento delle adozioni di animali è legato a un bisogno sempre più urgente di contatto con la nostra parte più intima e istintiva.
“L’era digitale coincide con una forma di comunicazione artificiale che ha costretto le nostre vite su piattaforme digitali asettiche e anestetizzanti. Gli animali a noi vicini sono in grado di risintonizzare la nostra vita con il ritmo della natura”, dice bovalino.
a Carla Rocchi, presidente di Enpa, l'animale, in questo periodo pandemico, svolge anche un ruolo terapeutico. “Riesce a distogliere il pensiero dal Covid. Inoltre, completa la famiglia, spesso composta da madre e figlio, reintegrando la possibilità di creare un circuito che vada oltre il legame a due”.
Nel 2020, l’organizzazione ha trovato casa a 8.100 cani e 9.500 gatti.
Gli animali sono sempre più presenti nelle nostre case. E anche la visione della famiglia è cambiata.
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