Il governo del premier italiano Giorgia Meloni ha approvato venerdì (28) un disegno di legge che apre la strada al ritorno del Paese all’esplorazione dell’energia nucleare dopo più di 30 anni.
L'Italia ha chiuso le sue centrali nucleari nel 1990, in seguito a un plebiscito tenutosi nel 1987, in seguito al disastro di Chernobyl nell'allora Unione Sovietica, ma ora il governo Meloni intende tornare a sfruttare questa fonte attraverso piccoli reattori all'avanguardia.
L'obiettivo è ridurre la dipendenza del Paese dai combustibili fossili importati e dalle emissioni di gas serra.
“Oggi il Governo ha approvato un provvedimento importante per garantire energia sicura, pulita e a basso costo, in grado di assicurare la sicurezza energetica e l’indipendenza strategica dell’Italia”, ha detto Meloni in un video pubblicato sui social.
Il testo sarà portato al Parlamento, dove la base alleata ha una comoda maggioranza, e impegna il governo a emanare, entro 12 mesi dall’entrata in vigore del progetto, decreti per regolamentare la produzione di “energia nucleare sostenibile nel territorio nazionale”, nonché la “gestione dei rifiuti radioattivi” e lo “sviluppo e l’uso dell’energia da fusione [nucleare]”.
Il provvedimento è però criticato dall'opposizione e dalle ONG ambientaliste. “Le centrali nucleari a fissione sono vecchie e in declino perché sono molto costose e generano scorie altamente radioattive e pericolose per migliaia di anni. “È più ecologico ed economicamente conveniente decarbonizzare l’energia elettrica puntando sulle fonti rinnovabili”, afferma la coalizione “100% Rinnovabili Network”.
Le centrali nucleari tradizionali sfruttano la fissione per produrre energia, cioè la divisione degli atomi, un processo che genera scorie radioattive e richiede ingenti investimenti in sicurezza.
La fusione, difesa da Meloni ma ancora lontana dall'essere commercialmente sostenibile, consiste nell'unione dei nuclei atomici attraverso la loro estrema compressione e riscaldamento, riproducendo quanto avviene nel cuore delle stelle, che fondono gli atomi di idrogeno in elio e producono quantità astronomiche di energia. (ANSA)
