Con la presenza di grandi marchi e i riflettori puntati sulla moda femminile, è iniziata martedì scorso (2025) l'edizione 25 della Milano Fashion Week, in Italia, che durerà fino al 3 marzo.
Le nuove tendenze che sfileranno nel capoluogo lombardo saranno distribuite in 56 sfilate fisiche, 23 digitali, 65 eventi e XNUMX presentazioni.
La settimana della moda di Milano porterà anche addii e nuovi arrivi al pubblico. Gucci, ad esempio, separerà il direttore creativo Sabato de Sarno, mentre Fendi, K-Way e Dsquared2 festeggeranno rispettivamente il loro 100°, 60° e 30° anniversario.
Infine, Fiorucci tornerà in passerella con la collezione autunno inverno 2025/2026.
Il pubblico potrà assistere anche al debutto di David Koma e Lorenzo Serafini come direttori creativi rispettivamente di Blumarine e Alberta Ferreti.
“La moda non è solo stile e immagine: è industria, economia e lavoro. Cuore pulsante del settore è la Lombardia, con oltre 28mila aziende e un fatturato di oltre 26 miliardi di euro.
«Solo Milano conta più di 11.000 aziende e produce il 15,6% del valore totale della moda in Italia», ha affermato Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Lombardia.
La sfilata di apertura della Gucci è stata segnata dal silenzio nei confronti del nuovo direttore creativo del brand italiano. Il CEO del brand, Stefano Cantino, ha analizzato la situazione attuale della casa di moda come del tutto normale.
"Esiste una specie di soap opera sugli stilisti e gli amministratori delegati della moda. È come in ogni altro settore. Anche i calciatori cambiano squadra e Paese, e nessuno se ne accorge. C'è un marchio con due "cc" che è senza stilista da stagioni, quindi è tutto normale.
"Noi lavoriamo per il bene del marchio, il resto sembra fantasiosa speculazione politica", ha detto l'italiano. (ANSA)
