Martedì scorso (24/09/24), a proposta referendaria in Italia che mira a ridurre da 10 a 5 anni i tempi di residenza per richiedere la cittadinanza, ha raggiunto le 500 firme, il numero minimo da presentare al Corte costituzionale.
Il comitato promotore del referendum sostiene che il cambiamento “Allineerebbe l’Italia alla maggior parte degli standard europei”, e, infatti, nella maggior parte dei paesi dell'Europa occidentale, la cittadinanza può essere acquisita in circa cinque anni, contro i dieci attualmente richiesti in Italia.
Scadenze nei principali paesi europei
In Francia, ad esempio, per richiedere la cittadinanza sono sufficienti cinque anni di residenza continuativa, un lavoro stabile e il superamento di esami di lingua e storia.
La Germania, che ha recentemente ridotto la durata del soggiorno da otto a cinque anni, adotta requisiti simili, come la necessità di dimostrare un reddito stabile e la conoscenza della lingua tedesca.
Al contrario, i paesi del Europa orientale, come Slovacchia e Ungheria, mantengono periodi più lunghi, che richiedono fino a otto anni di residenza e un elevato livello di padronanza della lingua locale. Questi paesi sono tradizionalmente più resistenti all’immigrazione, il che si riflette nei criteri più severi per l’immigrazione naturalizzazione.
Controlla le scadenze nei principali paesi europei:

Francia: sono richiesti cinque anni di residenza continuativa, stabilità economica e superamento di un esame di lingua (livello B1) e di storia francese. Esistono percorsi più agevoli per i coniugi di cittadini francesi.

Germania: con una recente modifica della normativa, il periodo di residenza richiesto è stato ridotto da otto a cinque anni. Sono richiesti un lavoro o una fonte di reddito stabile e la conoscenza della lingua tedesca (livello B1).

Spagna: Il periodo standard è di dieci anni, ma per i cittadini latinoamericani di lingua spagnola e quelli provenienti da alcune ex colonie spagnole questo periodo è ridotto a due anni. È inoltre necessario superare un esame di lingua e cultura.

Austria: richiede sei anni di residenza, con l'obbligo di dimostrare un reddito stabile da almeno 36 mesi. Sono richieste prove di lingua e conoscenza della società, con requisiti severi riguardo alle condanne penali.

Svezia: Richiede cinque anni di residenza, ma non sono richiesti test di lingua o storia. Anche chi ha commesso reati può ottenere la cittadinanza a patto di scontare periodi di attesa aggiuntivi.

Países Baixos: richiedono cinque anni di residenza continuativa, con standard meno rigidi rispetto ad altri paesi in termini di conoscenza linguistica e storica.

Malta: permette di ottenere la cittadinanza in un solo anno in cambio di un investimento minimo di 750mila euro, cosa che genera critiche per i criteri eccessivamente flessibili. (Photo: Depositphotos)
