La Corte Costituzionale italiana si pronuncia il 24 giugno sulla validità della Cittadinanza italiana per sangue senza restrizioni. L'udienza è prevista per le 9:30, a Roma, con la partecipazione di quattro tribunali: Bologna, Milano, Roma e Firenze.
Il processo unificato riguarderà la trasmissione di Cittadinanza italiana iure sanguinis (per discendenza) per le persone senza legami territoriali, linguistici o culturali con l'Italia. La decisione potrebbe modificare o mantenere i criteri finora adottati, incidendo su migliaia di procedimenti in corso.
Tra i casi analizzati c'è quello di 12 brasiliani che hanno richiesto la cittadinanza sulla base di un antenato nato nel 1876. Il Tribunale di Bologna è stato il primo a sollevare dubbi di costituzionalità sulla portata di questo diritto, data la grande presenza di discendenti italiani nel mondo.
Il relatore della causa è il giudice Emanuela Navarretta, membro della Corte dal 2020. È sua responsabilità presentare un parere tecnico sulla questione, guidare i dibattiti e, fino a cinque giorni prima dell'udienza (vale a dire dal 19 giugno), inoltrare le domande agli avvocati che devono rispondere oralmente al dibattimento.
Questa fase procedurale aiuterà ad anticipare i punti centrali che dovranno essere affrontati il giorno dell'udienza.
Avvocati coinvolti
L'elenco ufficiale degli avvocati per i quattro casi, secondo le citazioni e le procure speciali registrate, è il seguente:
- Tribunale di Bologna: Franco Antonazzo, Antonio Cattaneo, Marco Mellone, Diego Corapi e Patrizio D'Andrea;
- Tribunale di Milano: Marco Mellone;
- Tribunale di Roma: Marco Mellone;
- Tribunale di Firenze: Giovanni Bonato, Giovanni Caridi, Diego Corapi, Patrizio Ivo D'Andrea, Monica Lis Restanio, Maristella Urbini, Marco Mellone e Alberto Lama.
Legge in discussione
Al centro della controversia c'è la compatibilità della cittadinanza per discendenza illimitata con i principi costituzionali italiani. In un'intervista con La Repubblica, il giudice Pasquale Liccardo ha sottolineato che milioni di discendenti potrebbero beneficiare del riconoscimento, incidendo sulla definizione di “persone” secondo la Costituzione.
Un altro fattore importante è il contesto legislativo. Il 20 maggio, il Parlamento italiano ha approvato una nuova legge che limita il diritto alla cittadinanza per sangue, anche retroattivamente.
L'udienza davanti alla Corte Costituzionale sarà quindi il primo banco di prova della legittimità costituzionale di questa nuova norma.
Aspettative della comunità
Gli operatori del diritto temevano che l'udienza sarebbe stata rinviata o che processi separati avrebbero aumentato l'incertezza giuridica. L'unificazione dei casi è stata vista come un'indicazione dell'importanza costituzionale della questione.
“Questo è un evento molto importante per il diritto alla Cittadinanza italiana per discendenza di molti discendenti. In quel giorno la Corte stabilirà se la trasmissione di Cittadinanza italiana “per sangue senza limiti né condizioni è costituzionale o no”, ha affermato Cattaneo in una nota a Italianismo.
