La comunità italiana in Portogallo ha conosciuto negli ultimi anni una crescita esponenziale, con particolare attenzione alla presenza degli italo-brasiliani. Secondo dati recenti, circa il 40% dei cittadini italiani residenti in Portogallo hanno radici brasiliane, per un totale di circa 12 mille persone.
In un'intervista al quotidiano Pubblico, l'ambasciatore Claudio Miscia ha evidenziato che la popolazione italiana in Portogallo è cresciuta negli ultimi cinque anni ad una media del 10% annuo. “Ogni anno arriva il 18% di cittadini in più e circa l’8% lascia il Paese. Vent’anni fa in Portogallo vivevano solo 20mila italiani e nessuno di loro era nato in Brasile”, sottolinea Miscia.
Questo cambiamento nel profilo della comunità italiana è il risultato di diversi fattori, come la facilità di ottenimento Cittadinanza italiana per i brasiliani di origine italiana e l'attrazione esercitata dal Portogallo destinazione degli immigrati.

Tuttavia, questa crescita esponenziale ha generato sfide.
La crescente domanda di servizi consolari, come il rilascio di passaporti, ha rappresentato una sfida per l’ambasciata italiana a Lisbona. Il console Simone Salvatore ammette che l'elevata domanda di servizi consolari, in particolare il rilascio di passaporti, sovraccarica i servizi.
«Abbiamo 30mila cittadini italiani residenti in Portogallo, ma fino al novembre dello scorso anno, quando sono entrato in carica, venivano rilasciati solo 150 passaporti al mese, ovvero 1.800 all'anno. Come il passaporte L'italiano vale 10 anni, servirebbero tremila passaporti all'anno”, precisa.
Il diplomatico sottolinea però che, vista la forte domanda, ha dovuto raddoppiare il rilascio dei passaporti per cercare di ridurre la lista d'attesa. “Tant'è che vengono prodotti 300 documenti al mese, ma c'è stato un mese in cui il numero è arrivato a 350”.
Alla domanda se siano proprio gli italo-brasiliani ad aver contribuito ad intasare la fila delle richieste passaporte, l'ambasciatore Miscia, dice no. “Non distinguiamo dove sono nati i cittadini. Sono tutti italiani".
L'ambasciatore, figlio di una donna brasiliana, ha un leggero accento riese, nonostante sia nato in Italia.

