Decine di persone sono rimaste ferite, ma non ci sono informazioni sui morti.
Un forte terremoto di magnitudo 6,6 ha colpito l'Italia centrale questa domenica (30), secondo l'United States Geological Survey (USGS), causando il crollo di altri edifici storici e chiese nelle piccole città e villaggi colpiti dalle scosse negli ultimi giorni.
Il terremoto ha fatto crollare edifici in diverse località della regione centrale del paese, che aveva già subito una scossa mercoledì (26). La Protezione civile italiana ha affermato che il terremoto è stato avvertito dal nord al sud del Paese, da Bolzano, vicino al confine con l'Austria, fino alla regione Puglia nell'estremo sud.
Non ci sono informazioni sui morti, ma decine di persone sono rimaste ferite senza ferite gravi, secondo il capo della Protezione civile italiana, Fabrizio Curcio. Solo una persona è “in condizioni più gravi”, secondo France Presse. Diverse persone sono state estratte vive dalle macerie: sei a Norcia, tre a Tolentino.

La scossa ha provocato smottamenti e la circolazione su molte strade di questa regione del centro Italia è stata interrotta. In Roma, le linee della metropolitana sono state chiuse a causa di problemi tecnici causati dal terremoto. I danni agli edifici sono “consistenti”, secondo l'agenzia di stampa Reuters.
Il terremoto di questa mattina è il più forte che abbia colpito la penisola dal 1980, secondo il Corriere della Sera. Il terremoto dell'Aquila, che ha ucciso più di 300 persone nel 2009, ha avuto, secondo France Presse, una magnitudo di 6,3.
La scossa si è verificata alle 7:40 ora locale (4:40 ora di Brasilia) e ha causato paura tra la popolazione dell'Umbria, secondo l'agenzia di stampa EFE. Una diretta televisiva ha mostrato il crollo di una chiesa nel centro di Norcia, cittadina di 4mila abitanti vicina Perugia, secondo la Reuters.
A Norcia la Basilica di San Benedetto, edificata nel XIV secolo, fu parzialmente distrutta. Secondo la leggenda, fu costruita sul luogo in cui nacque San Benedetto, fondatore dell'Ordine Benedettino, nato nel 480. Il primo ministro italiano Matteo Renzi promise di ricostruire case e chiese distrutte dal terremoto.
Norcia si trova nella regione che era già stata colpita da un altro forte terremoto, di magnitudo 6,2, che ha provocato la morte di 300 persone. All’epoca furono pesantemente colpiti anche i comuni di Amatrice, con 2mila abitanti, e Accumoli, con 700.
Questa domenica, ad Amatrice, la città che ha pagato il prezzo più alto durante il terremoto di agosto, con oltre 250 morti, si sono registrati solo "pochi feriti", secondo il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. "Nessuna morte e questa è una buona notizia", ha detto a una stazione radio.
