L'iniziativa mira non solo a professionalizzare i detenuti, ma soprattutto ad avvicinarli alla vita nella società.
Per la prima volta in Italia ai detenuti è stato offerto un corso di sommelier (specialista del vino). I detenuti nel carcere della città di Lecce, in Puglia, nel sud-est dell'Italia, hanno imparato a degustare, identificare e scegliere i vini e, alla fine delle lezioni, hanno ricevuto un diploma. Lo rende noto l'Agenzia Ansa.
“Il vino oltre ogni barriera”, recitava la pubblicità del corso, al quale hanno partecipato 19 uomini e 10 donne. L'idea è stata promossa dall'Associazione Italiana Sommelier, in collaborazione con il management della catena Borgo San Nicola e l'azienda vinicola Feudi di Guagnano.
Nei penitenziari del Paese i detenuti hanno la possibilità di specializzarsi tecnicamente in varie professioni, come pizzaiolo, falegname e artigiano, ma questa volta il corso ha attirato l'attenzione di tutta Italia. In otto classi, divise in gruppi di uomini e donne, sei specialisti dell'associazione hanno insegnato agli studenti le tecniche dell'enologia. Tra i docenti c'era Marco Albanese, poliziotto leccese, ma che al corso si vestiva da docente.
Le lezioni teoriche spaziavano dalla storia dell'antica arte della vinificazione, attraverso la coltivazione dell'uva, all'identificazione e degustazione del vino.
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12 marzo 2022 alle 07:33
Grazie per il tuo post Non vedo davvero l'ora di leggere di più. Grande.