Circa 600 persone sono rimaste senza casa, 15 abitazioni sono state colpite e le facciate di edifici e chiese sono state distrutte.
Dopo il terremoto forse causato dall'eruzione del vulcano Etna, in Sicilia, nel sud Italia, il governo italiano si prepara a dichiarare lo stato di emergenza e calamità pubblica nella regione. Oltre 600 persone sono senza casa, case, edifici e chiese sono state colpite. Almeno sei comuni sono identificati come quelli più colpiti dagli impatti dei terremoti.
Arriva il ministro dell'Interno Matteo Salvini oggi (27) a Catania, la zona più colpita dal terremoto di magnitudo 4.8 della scala Richter e dove si trova il vulcano Etna, la cui eruzione è considerata la principale causa dei terremoti. L’aspettativa è che venga dichiarato lo stato di emergenza.
Prima di ciò si riunirà il Consiglio di Governo della Regione Sicilia per dichiarare lo stato di calamità. Il presidente dell'organismo, Nello Musumeci, ha ricevuto sostegno e solidarietà dai politici delle regioni vicine, ma è preoccupato per la ripresa del processo di ricostruzione.
Il picco del sisma è stato registrato tra la notte del 25 e la mattina del ieri (26). Tuttavia, in tutto questo il quartoVenerdì, l'Istituto di Sismologia in Italia ha identificato diversi momenti dei terremoti nella regione di Catania, che vanno da 2.0.
impatti
Almeno 600 persone sono state sfollate, 15 abitazioni sono state colpite e le facciate di edifici e chiese sono state distrutte. Danneggiate le facciate delle chiese Maria Santissima del Carmelo e Aci Sant'Antonio, a Pennisi, così come la statua di Sant'Emidio, protettore delle vittime del terremoto.
Sei comuni dei territori di Zafferana Etnea, Acireale, Aci Sant'Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina sono i più colpiti dagli impatti provocati dal sisma.
*Con informazioni RAI