Questo venerdì 25, il Primo Ministro italiano, Mario Draghi, ha affermato che il “vaccino cinese” utilizzato in Cile non è adatto a combattere la pandemia, riferendosi al CoronaVac.
Secondo l'agenzia favorito, lo ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, in Belgio, dopo due giorni di incontri tra i leader dei 27 Stati membri dell'Unione europea.
“Abbiamo discusso dei vari tipi di vaccini e la conclusione è stata che il vaccino russo Sputnik non ha ancora ottenuto, e forse non otterrà mai, l’approvazione da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA); e il vaccino cinese, che non è mai stato richiesto e che comunque l’Ema non ha mai approvato, dimostra che non è idoneo, considerata l’esperienza cilena, a fronteggiare l’epidemia”, ha detto Draghi.
Il Primo Ministro italiano non ha menzionato esplicitamente Coronavac, ma si tratta del vaccino più utilizzato dal governo cileno per contenere la pandemia di Covid-19. Secondo il portale Our World in Data, delle 21,7 milioni di dosi applicate nel Paese sudamericano fino al 22 giugno, 17 milioni erano del vaccino Sinovac (78,3%), approvato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l’emergenza utilizzo.
Il Paese sudamericano ha accumulato circa 31,8 morti a causa della pandemia, con un tasso di mortalità di 167,8 decessi ogni 100 abitanti, secondo la Johns Hopkins University; L'Italia conta quasi 127,4mila vittime, con un tasso di mortalità di 211,2 morti ogni 100mila abitanti. Il Cile ha avuto 51 morti giovedì scorso (24), mentre l’Italia ne ha registrati 28.
Secondo il governo cileno il 65,25% della popolazione è già completamente vaccinata; mentre nel Paese europeo questo tasso è del 28,5%.
L’Italia utilizza quattro vaccini nel suo programma di immunizzazione contro il Covid-19, tutti provenienti da laboratori occidentali: AstraZeneca (Regno Unito/Svezia), Biontech/Pfizer (Germania/USA), Moderna (USA) e Janssen (Belgio), che appartiene all’azienda americana multinazionale Johnson&Johnson.
Coronavac è efficace, afferma Butantan dopo il discorso del primo ministro italiano
Attraverso una nota inviata all'ANSA, l'Istituto Butantan afferma che Coronavac è “sicuro ed efficace, consigliato ai soggetti di età superiore ai 18 anni con l'obiettivo di prevenire il peggioramento dei contagi da parte del nuovo coronavirus”.
“In Cile, dopo la vaccinazione, si è verificato un allentamento delle misure che limitano la circolazione delle persone, a differenza di quanto accaduto in altri Paesi, come l’Inghilterra, che hanno rinviato gli allentamenti previsti. Il vaccino non rappresenta una 'barriera' al contagio, ed è quindi fondamentale mantenere protocolli di prevenzione non farmacologici, come il distanziamento sociale, l'uso delle mascherine e l'igiene”, afferma Butantan.
Secondo l'istituto, i “rapporti resi disponibili dal Ministero della Salute cileno dimostrano chiaramente l'importanza del vaccino, poiché i nuovi casi che stanno emergendo nel Paese riguardano principalmente persone non vaccinate o che non hanno completato il programma di vaccinazione”.
Con informazioni dell'Ansa
