Nell'Italia meridionale esiste una regione che si distingue per la longevità dei suoi abitanti. Il Cilento, situato in Campano, case circa 300 persone ultracentenarie. Uno studio internazionale ha svelato i fattori alla base di questo fenomeno.
La ricerca è stata condotta da un team di esperti italiani e stranieri nell'ambito del progetto CIAO (Iniziativa Cilento sui risultati dell'invecchiamento). Il lavoro è stato guidato da Salvatore Di Somma, professore dell'Università La Sapienza, Roma, e fondatore della startup Grande scienza della salute.
L'indagine è durata diversi anni e ha coinvolto centinaia di residenti di Parco Nazionale del Cilento. I dati sono stati presentati in una conferenza nella città di Acciaroli, a cui hanno partecipato scienziati provenienti dalla Svezia e da San Diego, negli Stati Uniti.
Secondo Di Somma, “vivono spesso in zone rurali e raramente vedono i medici. Per raggiungerli, utilizziamo un camper equipaggiati e contiamo sull’aiuto di una trentina di medici della regione.”
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ULTERIORI INFORMAZIONILo stile di vita e la dieta mediterranea spiegano la longevità
Aspettativa di vita in cilentano supera la media italiana. Le donne vivono in media fino a 91 anni, gli uomini fino a 84-85. Il segreto, secondo i ricercatori, risiede nell'alimentazione, in uno stile di vita attivo e nei forti legami sociali.

La dieta locale prevede abbondante olio d'oliva, legumi, cereali integrali e pochi prodotti trasformati. La carne rossa è rara sulla tavola dei centenari. L'alcol, quando consumato, è solitamente sotto forma di distillati e con moderazione.
Lo studio ha riscontrato bassi livelli di colesterolo LDL e di glucosio nel sangue tra gli anziani, nonché un'eccellente salute vascolare. Un indicatore importante è stata la presenza di bioadrenomedullina, una sostanza che favorisce la circolazione sanguigna e protegge gli organi.
"E sappiamo quanto sia importante l'afflusso di sangue al cervello per prevenire la demenza", ha detto Di Somma al giornale. La Repubblica.

Il confronto con i volontari svedesi ha mostrato rapidi cambiamenti
Una delle fasi dello studio ha coinvolto un gruppo di volontari svedesi, con diverse abitudini alimentari. Dopo aver trascorso un breve periodo nel Cilento e aver adottato la dieta locale, gli esami hanno evidenziato miglioramenti nei livelli ematici e nel microbiota intestinale.
I ricercatori hanno notato un aumento dei batteri benefici nell'intestino, associato alla protezione contro le malattie cardiovascolari. "Gli effetti hanno iniziato a farsi vedere in meno di una settimana", ha detto Di Somma.
Nonostante ciò, i figli dei centenari non mantengono le stesse abitudini. I test hanno dimostrato che sono meno attivi, hanno un peso corporeo maggiore e consumano più cibi lavorati. Di conseguenza, la loro salute cardiovascolare è a metà strada tra quella dei loro genitori e quella dei loro figli. svedese.
Di Somma ha concluso: "L'effetto protettivo del Cilento è ancora presente, forse a causa della genetica, che ne influenza circa il 25-30%. Il resto dipende dallo stile di vita".
