Gli stranieri provenienti da paesi extra-Unione Europea che visitano l'Italia senza visto di lungo soggiorno possono soggiornare nel Paese solo per un massimo di 90 giorni ogni 180 giorni. Se superano questo periodo, entrano in una situazione irregolare e possono incorrere in diverse sanzioni.
La norma si applica ai cittadini di Paesi come Brasile, Stati Uniti, Canada, Australia e Regno Unito, che beneficiano dell'esenzione dal visto per l'area Schengen. Il tempo conta cumulativamente in tutti i 29 paesi che compongono questo spazio, tra cui Italia, Germania, Francia e Spagna.
In altre parole, trascorrendo 30 giorni in Francia, 30 in Germania e 30 in Italia si completa già il limite di 90 giorni consentito nell'intera area Schengen.
Quali sono le sanzioni in caso di superamento della scadenza?
Chiunque rimanga oltre i 90 giorni senza visto o permesso di soggiorno può essere deportato, multato e persino vietato il ritorno in Area Schengen. Nei casi estremi, c'è il rischio di arresto.
Nella pratica, l'espulsione è rara quando si tratta di turisti che non lavorano o non usufruiscono dei servizi sociali. In questi casi, di solito, la persona viene avvisata di andarsene il prima possibile.

In Italia, chiunque superi il termine e venga sorpreso mentre si trova ancora sul territorio italiano può ricevere un ordine di espulsione e una multa fino a 10.000 euro, ovvero circa 64.000 R$. Chiunque venga identificato solo all'uscita dal Paese, ad esempio in un aeroporto, normalmente non viene multato, ma può essere soggetto a passaporte segnalate e incontreranno difficoltà future nell'ingresso in Europa.
Come l'Italia applica i limiti di soggiorno
Gli ingressi e le uscite dall'area Schengen vengono registrati digitalmente. In questo modo è più facile controllare la durata del soggiorno di ogni viaggiatore. Dal 2025, con l'implementazione del sistema EES (Sistema di input e output), il monitoraggio sarà ancora più rigoroso.
Sebbene l'Italia abbia la fama di essere un Paese meno severo rispetto ad altri Paesi europei, come la Germania o i Paesi Bassi, ciò non impedisce che un turista venga penalizzato. Anche un ritardo di poche settimane può far scattare un allarme nel sistema e dare luogo a complicazioni future.
Come evitare di rimanere oltre i 90 giorni
Per non correre rischi, è fondamentale contare correttamente i giorni. Il primo e l'ultimo giorno del tuo soggiorno sono validi per intero, anche se il tuo volo arriva a tarda notte o parte nelle prime ore del mattino.
Chi pianifica viaggi brevi e frequenti può utilizzare appositi calcolatori online per tenere traccia dei giorni già utilizzati nel periodo di 180 giorni.
È inoltre importante ricordare che la regola si applica a tutti i paesi dell'area Schengen. Trasferirsi da un paese all'altro non azzera il contatore.
