Solo quattro degli otto deputati eletti all’estero hanno partecipato, lunedì (19), al voto sugli emendamenti al cosiddetto “decreto Tajani” in Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati italiana.
Secondo Fabio Porta, eletto dal Sud America, alla seduta non hanno partecipato i rappresentanti del MAIE, della Lega e di Fratelli d'Italia.
Gli unici quattro parlamentari presenti sono membri del Partito Democratico (PD).
Il testo verrà analizzato dopo la sua approvazione al Senato, con i voti dell'intera maggioranza di governo.
L'assenza di parlamentari eletti con i voti della comunità italiana all'estero è stata criticata da Porta, che mette in guardia dagli impatti negativi del decreto sui diritti degli italiani residenti all'estero. "In un momento in cui in queste commissioni si discutono emendamenti, è incomprensibile che nessuno di loro sia presente", ha affermato Porta.
DEPUTATI PRESENTI
Partito Democratico (PD):
- Toni Ricciardi (Europa)
- Fabio Porta (Sud America)
- Christian Diego Di Sanzo (Nord e Centro America)
- Nicola Carè (Africa, Asia, Oceania e Antartide)
DEPUTATI ASSENTI
Movimento Associativo Italiani all'Estero (MAIE):- Franco Tirelli (Sudamerica)
- Simone Billi (Europa)
- Andrea Di Giuseppe (Nord e Centro America)
- Federica Onori (Europa)
Il PD denuncia il voto di destra al Senato
Luciano Vecchi, responsabile del settore Italiani nel mondo del PD, ha definito il decreto dannoso per la comunità italiana all'estero. "Il Partito Democratico è la forza che lotta di più, senza ambiguità, contro la cancellazione dei diritti di questi cittadini", ha affermato.
Ha sottolineato che il testo è stato approvato con il sostegno unanime della maggioranza di centro-destra, tra cui il MAIE e il gruppo Noi Moderati. Vecchi ha anche messo in dubbio la permanenza del MAIE nella base del governo. “Sarebbe interessante sapere se, a questo punto, il MAIE intende proseguire in una maggioranza che si dimostra la peggior nemica delle comunità e degli italiani nel mondo”, ha dichiarato.
La votazione sulla conversione in legge del decreto-legge n. 36 è prevista per questo martedì 20 maggio, nella seduta plenaria della Camera.
