Tra i morti c'è un famoso archeologo italiano, professore all'Università di Napoli
Un aereo che trasportava 157 persone si è schiantato questa domenica (10) sei minuti dopo il decollo dalla capitale etiope, Addis Abeba, uccidendo tutti a bordo. Lo schianto di un modernissimo Boeing 737 MAX 8 della compagnia aerea Tyrolian Airlines – recentemente acquisita – è avvenuto nei pressi di Bishoftu, una regione conosciuta anche come Debre Zeit, a circa 50 chilometri a sud della capitale del Paese. La causa dell'incidente è ancora sconosciuta.
Le persone a bordo appartengono ad almeno 35 nazionalità diverse, secondo le informazioni della compagnia. Otto erano italiani.
Nell'elenco delle vittime dell'incidente aereo figurano due uomini e una donna che lavoravano come volontari per una ONG bergamasca che svolgeva azioni in Africa.
Un'altra vittima è il ministro della Cultura siciliano, il famoso archeologo Sebastiano Tusa.
Tusa, 66 anni, guida le politiche culturali nella quarta regione più popolosa d'Italia dall'aprile 2018, durante il governo conservatore di Nello Musumeci. Fu anche professore di paleontologia presso l'Università degli Studi Monaci Orsola Benincasa di Napoli.
“Sono distrutto, è una tragedia terribile a cui ancora non riesco a credere. Ho perso un amico, un lavoratore instancabile, una segretaria di grande capacità tecnica ed equilibrio, che andava in Kenya per lavoro. Un uomo onesto e buono, che ha amato la Sicilia come pochi altri”, ha detto il governatore Musumeci.
Figlio anche del famoso archeologo Vincenzo Tusa, l'italiano era in viaggio in Kenya, dove era già stato lo scorso dicembre insieme alla moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d'Arte Contemporanea di Palermo. Parteciperebbe a una conferenza di archeologia dell'UNESCO.
Con Ansa e Reuters
