Le modifiche proposte dal governo italiano alle norme per il riconoscimento della cittadinanza per discendenza preoccupano le comunità di diversi Paesi, non solo del Brasile.
Lunedì prossimo, 5 maggio 2025, alle ore 21:15, il programma Meridiani, della TV slovena Capodistria, parlerà degli effetti diretti del provvedimento sui discendenti degli italiani residenti nel Paese e anche in Croazia.
O Decreto legge 36, approvato il 28 marzo, che è in corso di elaborazione al Senato per la conversione in legge, limita la Cittadinanza italiana jus sanguinis (per diritto di sangue) fino alla seconda generazione: figli e nipoti. I discendenti diretti di terza generazione o più sarebbero esclusi dalla possibilità di riconoscimento automatico della cittadinanza.
La proposta ha suscitato reazioni da parte di istituzioni quali l'Unione Italiana, la Comunità Nazionale Italiana (CNI), la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l'Associazione Giuliani nel Mondo. Mettono in guardia dal rischio di indebolimento dei legami storici, culturali ed affettivi con l'Italia, soprattutto nelle regioni dell'ex Istria, Fiume e Dalmazia, oggi annesse alla Slovenia e alla Croazia.
Il programma sarà condotto da Ezio Giuricin e vedrà la partecipazione di rappresentanti della comunità italiana locale, leader di organizzazioni ed esperti. L'obiettivo è valutare l'impatto delle nuove norme sulle disposizioni vigenti, come la legge 91/1992 e la legge 124/2006, che riguardano specificamente il riconoscimento della cittadinanza ai discendenti di questi territori.
I cambiamenti mettono in discussione un diritto che per decenni ha fatto da ponte tra l’Italia e i suoi bambini sparsi nel mondo.
