In Italia si discute, questo lunedì (21), la proposta di ridurre l'orario di lavoro a 32 ore settimanali, mantenendo invariati gli stipendi e offrendo un giorno libero extra.
Se approvata, la modifica potrebbe avere effetto a partire da 2025, modificando l'attuale limite di 40 ore settimanali. La proposta, promossa dai parlamentari del Partito Democratico, a Elly Schlein, Movimento 5 Stelle, a cura di Giuseppe Conte, e Alleanza Verdi-Sinistra, è al vaglio della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
Il progetto prevede un periodo transitorio di tre anni, con incentivi economici per le aziende per un graduale adeguamento.
Obiettivo della proposta: migliore qualità della vita per i lavoratori
L’obiettivo principale della proposta è migliorare la qualità della vita dei lavoratori, garantendo più tempo libero senza incidere sul loro reddito. L’aspettativa è che, con meno ore di lavoro, lo stress diminuirà, la soddisfazione aumenterà e di conseguenza la produttività aumenterà.
Per le aziende, l’introduzione della giornata lavorativa di 32 ore potrebbe significare meno assenze per motivi di salute, maggiore coinvolgimento dei dipendenti e riduzione del turnover.
Inoltre, la proposta prevede che le imprese che parteciperanno alla fase di sperimentazione ricevano incentivi fiscali e contributi per compensare eventuali costi aggiuntivi o perdite di produttività nei primi anni.
Come funzionerà la nuova distribuzione dell'orario di lavoro
Se implementata, la riduzione dell’orario di lavoro sarà ripartita su quattro giorni, dando ai dipendenti un giorno libero aggiuntivo a settimana. Questo cambiamento potrebbe favorire l’equilibrio tra vita personale e professionale dei lavoratori.
Durante il triennio di sperimentazione, il aziende avranno modo di valutare gli impatti di questo nuovo percorso e, se i risultati saranno positivi, la misura potrebbe diventare obbligatoria in tutta Italia dopo questa fase di test.
L'iter legislativo e le fasi di approvazione
Il percorso verso l'approvazione di questa proposta è già iniziato e la votazione finale è prevista per lunedì 21 ottobre 2024, secondo il portale di notizie Fanpage.it.
Se approvata, la legge entrerà in vigore nel 2025, segnando una significativa trasformazione nell’organizzazione del lavoro in Italia. La misura segue l’esempio di altri paesi che hanno implementato con successo modelli di orario di lavoro ridotto.
L'attuale giornata lavorativa in Italia
Attualmente la legislazione italiana stabilisce che la giornata lavorativa massima è di 40 ore settimanali, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 66 del 2003. Tuttavia, alcuni contratti collettivi e specifiche richieste delle aziende già adottano orari di lavoro ridotti o flessibili.
Tuttavia, l’introduzione della giornata lavorativa di 32 ore rappresenterebbe un cambiamento strutturale su larga scala, con impatti rilevanti sul mercato del lavoro nel suo complesso.
