Le autorità italiane hanno ricordato questo venerdì (19) il 32° anniversario dell'omicidio del giudice Paolo Borsellino che, insieme a Giovanni Falcone, divenne uno dei simboli della lotta contro Gruppi mafiosi in Italia all'inizio degli anni '1990.
Il caso è uno dei più eclatanti della storia giudiziaria italiana ed è stato ricordato con una messa in ricordo degli uccisi in via D'Amelio, la strada dove avvenne la strage.
Inoltre, sono state deposte corone di fiori presso un monumento e in piazza Municipio a Napoli, vicino alla targa sotto l'albero della legalità che ricorda il sacrificio per la giustizia e la democrazia di Falcone e Borsellino e di tutte le vittime dell'attentato.
Il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, ha ricordato “con rispetto ed emozione” la “giornata che ha segnato profondamente la nostra Nazione” e ha sottolineato che “il coraggio e l’impegno per la giustizia e la legalità continuano ad essere un faro di speranza e determinazione per tutti noi. "
“È nostro dovere onorare la loro memoria continuando a combattere ogni forma di criminalità e a difendere i valori di giustizia e libertà per i quali hanno dato la vita”, ha aggiunto.
Meloni ha spiegato che il governo italiano è “fortemente impegnato nella lotta alla criminalità organizzata”, sottolineando che la battaglia “contro la mafia è una priorità assoluta”.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dedicato il suo pensiero a tutte le famiglie delle vittime della strage, “al loro infinito dolore, alla dignità con cui, di fronte alla violenza disumana della mafia, hanno saputo trasmettere il senso del bene comune e ha sostenuto la ricerca della piena verità sulle circostanze e sui mandanti del delitto”.
Borsellino e Falcone furono i giudici che condussero una serie di indagini contro la mafia siciliana "Cosa Nostra" ed entrambi furono assassinati in due attentati compiuti da mafiosi.
Il 19 luglio 1992, a Palermo, una Fiat 126 imbottita di esplosivo venne fatta esplodere davanti all'abitazione della madre di Borsellino, nel momento esatto in cui questi arrivava all'abitazione scortato da cinque agenti di polizia. Tra le vittime ci furono anche Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
L'attacco è avvenuto quasi due mesi dopo la strage di Capaci, quando la mafia ha tolto la vita al collega giudice Giovanni Falcone, a sua moglie e a tre agenti di polizia. (ANSA)
