La Corte Costituzionale italiana ha confermato, mercoledì (22), la celebrazione dell’udienza che discuterà la validità della sentenza Cittadinanza italiana per discendenza illimitata. La sessione è prevista per il 24 giugno 2025 alle 9:30 (ora centrale). Roma), in un'udienza unificata.
Il processo riunisce gli atti presentati dai tribunali di Bologna, Milano, Roma e Firenze, tutti si chiedono se la trasmissione di Cittadinanza italiana per il principio di ius sanguinis (diritto di sangue) può avvenire senza restrizioni temporali o legami con il Paese. Gli avvocati che svolgono il ruolo di patroni dei casi sono: Antonio Cattaneo, Franco Antonazzo e Marco Mellone.
In nessuno dei due casi lo Stato italiano ha scelto di partecipare all'udienza, nonostante la rilevanza nazionale e internazionale della questione. «In nessuno dei casi che la Corte analizzerà lo Stato italiano ha voluto partecipare», ha affermato l’avvocato Antonio Cattaneo.
Tra gli operatori del diritto c'era il timore che la Corte avrebbe rinviato l'udienza o scelto di giudicare ogni caso separatamente. La conferma della sentenza unitaria è stata accolta come un segno della rilevanza costituzionale della questione.
Legge in discussione
Il caso centrale riguarda un gruppo di 12 brasiliani che chiedono il riconoscimento di Cittadinanza italiana sulla base di un antenato nato nel 1876. Il Tribunale di Bologna è stato il primo a sollevare la questione, chiedendosi se il riconoscimento automatico per i discendenti lontani – senza legami culturali, linguistici o territoriali con l’Italia – sia conforme ai principi costituzionali.
In un'intervista al quotidiano La Repubblica, il presidente del tribunale, Pasquale Liccardo, ha affermato: "Abbiamo milioni di discendenti di italiani all'estero che potrebbero presentare domanda di cittadinanza, incidendo sulla definizione di persona e di cittadinanza prevista dalla Costituzione".
Nuova legge all'ordine del giorno
Il processo si svolge in un momento decisivo. Il Parlamento italiano ha approvato – il martedì (20) – una nuova legislazione che limita, anche retroattivamente, il diritto alla cittadinanza per via di sangue.
L'udienza del 24 sarà il primo test di costituzionalità di questa nuova legge. La decisione della Corte potrebbe definire il corso di Cittadinanza italiana per milioni di discendenti all'estero.
“Questo è un evento molto importante per il diritto alla Cittadinanza italiana per discendenza da molti discendenti. Quel giorno la Corte dovrà stabilire se è costituzionale o meno la trasmissione della cittadinanza italiana per via di sangue senza limiti né condizioni. La sentenza potrebbe avere un chiaro impatto anche sulla legittimità costituzionale della legge appena approvata dal Parlamento. In effetti, questa nuova legge ha ritenuto irragionevole e pericolosa la legge precedente e ha limitato, anche retroattivamente, la trasmissione della cittadinanza per via di sangue, ponendo limiti importanti”, ha affermato Cattaneo in una nota a Italianismo.
Ampio impatto
Secondo gli avvocati Antonio Cattaneo e Marco Mellone, l'unificazione dei processi dimostra la gravità della questione giuridica. La Corte analizzerà non solo la norma vigente, ma anche la sua compatibilità con i diritti fondamentali previsti dalla Costituzione italiana.
